Storia dei record: le 7 vincite più alte di sempre al SuperEnalotto

Ripercorriamo la storia delle vincite più alte al SuperEnalotto in Italia, analizzando i 7 jackpot record che hanno segnato il gioco dal 1997 a oggi. Dai 371 milioni del 2023 alle giocate singole, esploreremo statistiche, l’impatto delle tasse e le differenze tecniche tra sistemi e “Quick Pick”.

Rotoli di carta colorata legati con elastici.

Classifica dei bottini record assegnati dal SuperEnalotto © gouv Pixabay

Il SuperEnalotto è una delle lotterie nazionali e nel tempo è diventato un fenomeno di costume italiano che periodicamente cattura l’attenzione internazionale.

Con una probabilità di vittoria ferma a 1 su 622.614.630, è considerato uno dei giochi a premi più difficili al mondo.

Proprio questa difficoltà statistica permette al jackpot di accumularsi per mesi o anni, raggiungendo cifre che superano il PIL di piccole nazioni.

La classifica delle vincite più alte nella storia del SuperEnalotto delinea una cronistoria di come il gioco si è evoluto: dai trionfi dei grandi sistemi collettivi ai colpi di fortuna di singoli anonimi.

Analizziamo nel dettaglio le sette volte in cui la Dea Bendata ha riscritto la storia del gioco d’azzardo in Italia.

L’Olimpo dei Jackpot: La classifica ufficiale

Prima di esaminare le storie nascoste dietro ogni singola estrazione, offriamo una panoramica sintetica dei record assoluti.

Quella che segue è la tabella riassuntiva che raccoglie le vincite più alte al SuperEnalotto in Italia, mettendo in fila i sette jackpot più ricchi distribuiti dal concorso Sisal dal 1997 ad oggi.

  1. 371.133.424 € – 16/02/2023: Tutta Italia (Sistema 90 quote)
  2. 209.160.441 € – 13/08/2019: Lodi, Lombardia (Giocata Singola)
  3. 177.729.043 € – 30/10/2010: Tutta Italia (Sistema 70 quote)text
  4. 163.538.707 € – 27/10/2016: Vibo Valentia, Calabria (Giocata Singola)
  5. 156.294.151 € – 22/05/2021: Montappone, Marche (Giocata Singola)
  6. 147.807.299 € – 22/08/2009: Bagnone, Toscana (Giocata Singola)
  7. 139.022.314 € – 09/02/2010: Parma / Pistoia (2 Giocate Singole)

Il record assoluto: 371 milioni col sistema “La Buona Stella” (2023)

Il 16 febbraio 2023 è una data scolpita nella storia delle lotterie mondiali:

Dopo oltre un anno e mezzo di assenza, il “6” è tornato manifestandosi con la cifra record di 371.133.424 euro, che domina incontrastata la classifica delle vincite più alte di sempre al SuperEnalotto.

A differenza dell’immaginario comune che vede un unico vincitore festeggiare in solitudine, questo jackpot è stato una vittoria “democratica”, frutto di un sistema della Bacheca Sisal denominato “La Buona Stella”.

La matrice è stata suddivisa in 90 quote da soli 5 euro l’una, permettendo ad altrettanti giocatori di incassare circa 4,1 milioni di euro a testa.

Le cedole vincenti sono state vendute a macchia di leopardo in tutta la penisola, con una concentrazione particolare in Campania e Friuli-Venezia Giulia, rendendo questo evento la più grande distribuzione di ricchezza istantanea mai avvenuta nel nostro Paese tramite un gioco a premi.

ll primato del singolo: 209 milioni a Lodi (2019)

Se il primo posto è una vittoria condivisa, la medaglia d’argento spetta alla vincita singola più alta di sempre.

Il 13 agosto 2019, al Bar Marino di Lodi, una schedina da soli 2 euro ha trasformato un anonimo giocatore in un multimilionario con un patrimonio di 209.160.441 euro.

Il dettaglio che rende questa vincita statisticamente affascinante è la modalità di gioco: si trattava di un “Quick Pick”, ovvero una sequenza di numeri generata casualmente dal computer della ricevitoria.

Nessuna strategia, nessun numero ritardatario studiato a tavolino, solo il puro caso che ha premiato un unico biglietto, rendendo questa vincita, tecnicamente, la più ricca mai incassata da una sola persona nella storia del concorso.

Il sistema delle 70 quote: 177 milioni (2010)

Il gradino più basso del podio ci riporta al 30 ottobre 2010, quando il SuperEnalotto assegnò 177.729.043 euro.

Similmente al record attuale, la vincita fu realizzata grazie a un sistema a caratura suddiviso in 70 quote da 24 euro ciascuna.

Sebbene la “matrice” del sistema fosse stata elaborata e conservata fisicamente presso la ricevitoria “La Mille e una Notte” di Sperlonga (Latina), le quote furono acquistate in tabaccherie sparse su tutto il territorio nazionale.

Ogni partecipante incassò circa 2,5 milioni di euro, trasformando quella sera di fine ottobre in una festa diffusa da Milano alla Sicilia.

La fortuna al Sud: 163 milioni a Vibo Valentia (2016)

Il 27 ottobre 2016 la fortuna ha fatto tappa in Calabria, precisamente a Vibo Valentia, assegnando un jackpot di 163.538.707 euro.

La vincita è stata registrata presso la tabaccheria Lo Bianco, situata nel pieno centro cittadino.

A colpire l’opinione pubblica fu l’esiguità dell’investimento necessario per cambiare vita: il vincitore giocò una schedina da appena 3 euro che includeva anche l’opzione SuperStar.

Questo evento resta una delle vincite più significative per il Sud Italia.

Il borgo milionario: 156 milioni a Montappone (2021)

Il 22 maggio 2021, la fortuna ha scelto un palcoscenico decisamente inusuale: Montappone, un piccolo borgo in provincia di Fermo (Marche) noto per la produzione di cappelli e abitato da appena 1.600 anime.

Qui, una giocata da 2 euro ha fruttato la cifra mostruosa di 156.294.151 euro.

La vincita ha avuto un impatto mediatico e psicologico enorme sulla comunità locale data la proporzione tra il montepremi e la popolazione: statisticamente, il valore del jackpot equivaleva a quasi 100.000 euro per ogni singolo residente del paese.

Di fatto, né i residenti del paese né l’allora sindaco – che un po’ ci sperava – hanno visto un centesimo di quella vincita, che il fortunato sconosciuto ha deciso di tenere tutta per sé.

L’estate di Bagnone: 147 milioni (2009)

Quella del 22 agosto 2009 è forse la vincita più iconica nell’immaginario collettivo italiano.

Nel piccolo comune di Bagnone (Massa-Carrara), presso il bar Biffi, una schedina da soli 2 euro centrò il “6” portandosi a casa 147.807.299 euro.

La vincita arrivò al culmine di un’estate in cui la “febbre del SuperEnalotto” si era estesa ai turisti stranieri in vacanza, attirati da un jackpot che cresceva da mesi.

La caccia al vincitore scatenò un assedio mediatico senza precedenti nel piccolo borgo toscano, con televisioni e giornalisti da tutta Europa accampati per giorni fuori dalla ricevitoria nel tentativo di scoprire l’identità del fortunato, rimasta però avvolta nel mistero.

Il jackpot dimezzato: 139 milioni tra Parma e Pistoia (2010)

Chiude la nostra classifica un caso di rarità statistica quasi assoluta. Il 9 febbraio 2010, il montepremi accumulato era di 139.022.314 euro , ma quella sera a festeggiare non fu una sola persona.

Per la prima volta tra i grandi record, la sestina vincente fu indovinata contemporaneamente da due giocatori diversi in due località distanti: Parma e Pistoia. Il regolamento parla chiaro in questi casi: il montepremi si divide.

Ciascun vincitore si portò a casa circa 69,5 milioni di euro. Sebbene la cifra fosse “dimezzata”, rimase comunque una somma in grado di cambiare la vita a generazioni intere.

Il metodo più remunerativo. Sistemi vs “Quick Pick”: Cosa dicono i dati?

Analizzando questa “Top 7” emerge un dato tecnico interessante che divide quasi equamente le modalità di vittoria.

Da un lato abbiamo i Sistemi (responsabili della 1ª e della 3ª vincita più alta), strategie che aumentano matematicamente le probabilità di successo mettendo in gioco più colonne contemporaneamente.

Il rovescio della medaglia è il costo elevato, che spesso costringe a dividere la giocata in quote, frammentando così anche il premio finale.

Dall’altro lato, ben quattro delle sette vincite record (2ª, 4ª, 5ª e 6ª posizione) sono state realizzate con Giocate Singole o “Quick Pick” da pochi euro.

Questo dato svela una verità statistica: sebbene i sistemi aumentino le combinazioni, l’estrema casualità rende efficace anche la giocata minima. Il vantaggio cruciale? Incassare l’intero jackpot senza doverlo mai dividere con altri giocatori.

La “Tassa sulla Fortuna”: Quanto entra davvero in tasca?

Quando si leggono queste cifre astronomiche, bisogna sempre ricordare la presenza di un “socio occulto” in ogni schedina vincente: lo Stato.

La normativa fiscale italiana è cambiata drasticamente nel corso degli anni, erodendo progressivamente il margine netto dei vincitori.

Se i fortunati di Bagnone (2009) o Sperlonga (2010) incassarono l’intera somma esentasse, oggi la realtà è ben diversa.

Attualmente, sulla parte di vincita eccedente i 500 euro, si applica una ritenuta fiscale del 20% (aumentata rispetto al precedente 12% nel marzo 2020).

Per capire l’impatto reale, facciamo un calcolo sul record del 2023: dei 371 milioni di euro di jackpot, circa 74 milioni sono tornati immediatamente nelle casse dell’Erario.

Ai 90 vincitori sono stati distribuiti i restanti 297 milioni netti. È importante notare che questa trattenuta avviene “alla fonte”: la somma che arriva sul conto corrente è già tassata e non deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi successiva.

La Geografia della Dea Bendata

Spesso ci si chiede se esistano luoghi più fortunati di altri, dove la sestina vincente ama manifestarsi con maggiore frequenza.

Osservando la mappa storica delle vincite milionarie (dati Agimeg e Sisal), si nota una certa concentrazione di jackpot in regioni come la Campania e il Lazio, seguite da Lombardia ed Emilia-Romagna.

Tuttavia, gli esperti di statistica mettono in guardia dal cercare schemi magici: non si tratta di una predilezione della fortuna per certe latitudini, ma della semplice applicazione della legge dei grandi numeri.

Nelle regioni dove la cultura del gioco è più radicata e il volume delle schedine giocate è più alto, è matematicamente più probabile che venga intercettata la combinazione vincente.

La fortuna al SuperEnalotto è, per definizione, “cieca” e uniforme, ma tende a colpire dove il numero di tentativi è maggiore.

Uno su 600 milioni: Tentare la fortuna con consapevolezza

Scorrendo la classifica delle vincite più alte nella storia del SuperEnalotto, si ha l’impressione di osservare delle anomalie del sistema, dei cortocircuiti felici che hanno cambiato per sempre la vita di persone comuni.

Ma dietro la narrazione epica del jackpot, resta in agguato la fredda, inesorabile matematica.

Quell’uno su seicento milioni non è solo una cifra: è un muro quasi invalicabile. Il SuperEnalotto ci vende l’attesa, quel brivido sottile di un martedì sera qualunque, ma non deve mai diventare un piano per il futuro.

Articoli simili