Meno operatori iGaming in Italia con le nuove norme del governo
Il mercato iGaming italiano cambia volto: meno licenze, più controlli e operatori tecnologicamente più solidi.
Fattori Chiave:
- ADM riduce il numero di concessioni da 81 a circa 33 operatori
- Licenze più costose: da 250.000 a 7 milioni di euro ciascuna
- Nuove tasse sul GGR: 25,5% per casinò e 24,5% per scommesse
- Operatori obbligati a investire nello sviluppo del gioco responsabile
Il mercato italiano dell’iGaming sta per affrontare un cambiamento profondo. Con la nuova riforma promossa da ADM, il numero di licenze sarà drasticamente ridotto, mentre gli operatori dovranno rispondere a requisiti economici e tecnici più stringenti. L’obiettivo è quello di rafforzare il settore, migliorare le tutele per gli utenti e contrastare il gioco illegale.
Verso una razionalizzazione del mercato italiano
L’ultima procedura di gara avviata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha ridotto drasticamente il numero di richieste per ottenere una licenza online.
Se nel precedente bando erano stati 93 gli operatori a presentarsi, oggi le domande si aggirano intorno alle 50. Le nuove concessioni attive potrebbero così scendere a 33, segnando un deciso taglio rispetto agli attuali 81 operatori autorizzati.
Un cambiamento strutturale che rispecchia la volontà di concentrare il mercato su attori più affidabili.
Licenze più selettive e costi in forte aumento
Una delle novità più impattanti riguarda il costo per accedere al mercato: la nuova licenza ADM per l’online passa da 250.000 a 7 milioni di euro. Una cifra che ha escluso molti operatori di piccole dimensioni, spingendo il settore verso una selezione naturale basata su solidità finanziaria e infrastruttura tecnologica.
- Licenze più costose e selettive
- Nuove soglie di accesso elevate
- Operatori minori fuori dal mercato
- Selezione basata su solidità economica
- Focus su affidabilità e sicurezza
- Maggior controllo da parte di ADM
- Riduzione della concorrenza informale
- Stimolo a investimenti tecnologici seri
Nuove imposte e obblighi annuali per gli operatori
Oltre al costo iniziale per la concessione, gli operatori dovranno affrontare aliquote più elevate: 25,5% sul margine lordo per i casinò e 24,5% per le scommesse. A queste si aggiunge un canone annuo pari al 3% del GGRe l’obbligo di destinare fondi al gioco responsabile.
Maggiore attenzione al gioco responsabile e all’AML
Il nuovo assetto normativo mira a rafforzare la tutela dei giocatori, in particolare dei soggetti più vulnerabili. Gli operatori saranno tenuti a offrire strumenti concreti per limitare i depositi, impostare soglie di spesa e favorire l’autoesclusione del gioco a distanza volontaria.
A queste misure si affianca l’obbligo di destinare almeno lo 0,2% del GGR (fino a 1 milione di euro) a iniziative per la responsabilità sociale. Inoltre, è previsto un inasprimento delle norme antiriciclaggio, con standard più elevati di verifica dell’identità e tracciabilità delle transazioni, in linea con le direttive europee sul contrasto alle attività illecite.
Cosa cambierà per i giocatori e per l’offerta di gioco
Il nuovo scenario porterà a una maggiore concentrazione dell’offerta, ma anche a un innalzamento qualitativo delle piattaforme attive. I giocatori troveranno operatori più solidi, con standard elevati di sicurezza, protezione dati e strumenti di controllo del gioco.
Allo stesso tempo, l’accesso potrebbe risultare più centralizzato e meno variegato rispetto al passato. Per il pubblico, questo significa meno scelta ma maggiore affidabilità.
Per gli operatori, sarà fondamentale dimostrare solidità economica, conformità normativa e capacità tecnologica, pena l’esclusione. Un passaggio che punta a migliorare l’intero settore, rendendolo più trasparente e resiliente nel lungo periodo.
Una svolta decisa nel mercato italiano
La riforma voluta da ADM rappresenta un giro di vite sul settore iGaming: meno operatori, ma più affidabilità e protezione per gli utenti. Un modello che punta alla qualità e alla sostenibilità nel tempo, seguendo le linee guida europee e rispondendo alle esigenze di un mercato digitale in continua evoluzione.
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