Riforma ADM in Italia: licenze del gioco online ridotte a 52

L’Italia ridefinisce il gioco online con una riforma che riduce le licenze e introduce un nuovo scudo digitale.

Statua della giustizia accanto a un mappamondo e libri legali.

Riforma ADM e taglio delle licenze ©jessica45, Pixabay

Fattori Chiave:

  • Dal 13 novembre entrerà in vigore il nuovo quadro normativo ADM per il gioco online italiano.
  • Ogni operatore potrà gestire un solo dominio, eliminando il sistema “skin”.
  • 46 aziende manterranno complessivamente 52 licenze attive nel mercato legale.
  • Un sistema di “cyber security shield” bloccherà l’accesso ai siti di gioco illegali.

Il governo italiano e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno avviato una riforma strutturale del settore iGaming, limitando a 52 le concessioni attive per l’intero mercato nazionale.

La misura, parte del nuovo quadro regolatorio operativo dal 13 novembre, punta a ridurre la frammentazione e rafforzare il controllo sul gioco legale.

Contestualmente, vengono introdotti nuovi strumenti digitali per contrastare il mercato non autorizzato e tutelare l’integrità del sistema di gioco online.

Nuovo quadro regolatorio del gioco online

Il nuovo schema normativo promosso dall’ADM segna una svolta nel settore del gioco a distanza.

A partire dal 13 novembre, ogni concessionario potrà operare attraverso un solo dominio, ponendo fine al sistema di “skin” che permetteva di gestire più marchi sotto una stessa licenza.

Il numero complessivo dei siti autorizzati passerà da 407 a 52, distribuiti tra 46 operatori.

L’obiettivo è creare un ecosistema più controllato, limitando la frammentazione e favorendo una piattaforma di gioco unificata per ciascun operatore.

Le aziende coinvolte e la distribuzione delle licenze

Tra le 46 società ammesse alla nuova fase di rilascio delle concessioni figurano marchi di primo piano del panorama iGaming europeo.

Tra i concessionari confermati rientrano Betfair Italia, Snaitech, Sisal Italia, LeoVegas, William Hill Malta e 888 Italia (Evoke), a cui si affiancano Admiral Sport, Betsson, BetPoint, Eurobet Italia, Winamax e Stake Italy.

Snaitech e Sisal, entrambe controllate dal gruppo Flutter, detengono una porzione rilevante del mercato legale nazionale.

La nuova ripartizione delle 52 licenze consente ad alcuni operatori di mantenere più segmenti di gioco, come casinò, scommesse e bingo, pur restando limitati a un solo dominio operativo.

Questo cambiamento comporta una profonda riorganizzazione interna per gli operatori che gestivano brand multipli, con possibili fusioni, ristrutturazioni o la dismissione di marchi secondari.

Il contrasto al gioco illegale e le nuove misure di sicurezza

Parallelamente alla revisione del sistema concessorio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con ADM e SOGEI, ha sviluppato un sistema di protezione informatica nazionale volto a limitare l’accesso ai siti di gioco non autorizzati.

Il progetto, denominato “cyber security shield”, prevede l’installazione di un software obbligatorio su tutti i dispositivi con connessione pubblica, inclusi computer, chioschi e tablet.

Gli operatori che non adotteranno il programma rischieranno sanzioni significative, aggravate nel caso di accessi organizzati verso domini irregolari.

Chi imposta modalità di navigazione anonima per favorire connessioni a piattaforme vietate potrà incorrere in sanzioni penali per attività di gioco illegale.

La portata del mercato nero e le ultime azioni dell’ADM

Nonostante gli interventi normativi, l’esposizione del Paese al gioco non regolamentato resta significativa.

Nel 2023, le stime indicavano un volume d’affari illecito vicino a un miliardo di euro.

Per contrastare il fenomeno, l’ADM ha potenziato l’attività di monitoraggio digitale, disponendo il blocco di ulteriori 23 domini non autorizzati e portando a oltre 11.000 il numero complessivo di siti oscurati.

La strategia di controllo mira a ridurre progressivamente la presenza del mercato parallelo, tutelando i consumatori e il gettito fiscale proveniente dal comparto legale.

Le autorità intendono inoltre ampliare la cooperazione con i provider di rete per individuare più rapidamente nuovi domini irregolari.

Implicazioni per l’industria del gaming e prospettive future

La riforma riduce drasticamente il numero di operatori attivi, generando un contesto più competitivo ma anche più stabile.

Le società rimaste sul mercato potranno beneficiare di una maggiore visibilità e di regole operative uniformi, mentre le realtà minori dovranno rivedere le proprie strategie di ingresso o collaborazione.

L’obiettivo a medio termine è consolidare un settore regolato, con un’offerta più controllata e una maggiore tutela dei giocatori.

Il nuovo equilibrio potrebbe attrarre investimenti esteri interessati a un ambiente normativo trasparente e a un mercato con barriere d’accesso più definite.

Gianluca Sisti, Autore

Gianluca Sisti Autor
Sull’autore

Negli ultimi anni, Gianluca si è dedicato alla scrittura di recensioni approfondite, guide pratiche e articoli informativi, offrendo contenuti di alta qualità per il settore. Con un approccio analitico e una comunicazione chiara, aiuta i lettori a orientarsi nel complesso panorama del gioco online e a migliorare le loro strategie.

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